Superare il limite per migliorarsi
Il limite, dal latino limes, era la linea utilizzata per segnare il confine dell’Impero Romano. Per gli antichi romani le pietre che segnalavano un confine, un limite appunto, erano considerate sacre e la rimozione era considerata un delitto.
L’impressione che abbiamo di un limite, quindi, è di qualcosa di invalicabile che, se attraversato, espone a pericoli e minacce: questa definizione ha ripercussioni sull’immaginario comune e quando ci si trova ad affrontare un limite, fisico o psicologico che sia, dobbiamo fare i conti con le nostre debolezze e le nostre inadeguatezze.
Superare un limite può essere un modo per migliorarsi e può anche essere considerato come un “rito di passaggio” cioè un momento che ci introduce verso qualcosa di nuovo e di rivoluzionario.
Non sempre si riesce a superare un limite, ma già solo mettersi in gioco e provarci significa abbattere i muri che ci siamo posti, uscire dalla propria zona comfort e adoperarsi affinché, attraverso un processo di empowerment e di valorizzazione di sé stessi, il limite diventi semplicemente una tappa superata di un percorso vincente.