Perchè un NatalAIDO
Il termine natale deriva dalla parola latina natus ossia nascita, più alem che è un suffisso che indica un’appartenenza: quale migliore connubio terminologico, così appropriato per AIDO, dove l’appartenenza a un dono è anche sinonimo di una rinascita.
Anche la data del 25 dicembre è piena di significato essa infatti cade a ridosso del solstizio d’inverno da sempre considerato il momento della rinascita del giorno e della luce e la rivincita sulla notte e sul buio.
Un trapianto è il solstizio invernale della malattia dove il dolore e l’angoscia lasciano il posto alla speranza e alla felicità.
All’inizio ho volutamente usato la lettera minuscola per indicare questo giorno perché l’uso della lettera maiuscola indica nel mondo cristiano la nascita di Gesù indiscusso messaggero dell’alterità.
Il natale è il giorno in cui il senso di appartenenza si esprime anche con un augurio che per gli antichi greci e latini voleva dire “avere la forza di avviare dei grandi processi”.
Ritengo molto importante comprendere che parole come appartenere, augurare, rinascere hanno un profondo significato che non a caso ha uno stretto legame con AIDO. E quindi sia che si consideri il Natale cristiano, o il Dies Sol Invictus, o chissà quale altro natale, è bello farsi gli auguri.
Perché ogni nascita è un augurio. A noi scegliere che cosa debba nascere.
Buon NatalAIDO a tutti.
Dott. Mauro Berto
per Aido