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Trapianto di fegato salvavita per un 57enne

In questa calda estate 2022 si è verificato un evento particolare: un uomo è stato colto da un malore mentre stava bruciando delle sterpaglie nei pressi della sua abitazione nell’astigiano.

Il 57enne è riuscito a chiamare i soccorsi poco prima di svenire. I soccorritori lo hanno trovato in condizioni critiche con una temperatura corporea di 41 gradi.

Dopo i primi soccorsi, i tentativi di stabilizzazione dei valori vitali e un iniziale miglioramento la situazione si è aggravata

Come spiega il Dottor Renato Romagnoli, del Centro Trapianti di Fegato di Torino, “il fegato è un organo molto sensibile a temperature e shock termico. Il colpo di calore causa la riduzione della pressione sanguigna e la deviazione del sangue verso organi considerati vitali dal corpo, il cuore e l’encefalo, quindi il fegato viene ‘sacrificato’ e riceve meno sangue”.

“Il colpo di calore è quella situazione in cui la temperatura corporea sale in modo incontrollato. In questo caso il paziente è stato ritrovato svenuto e aveva una temperatura corporea di 41°C, come se fosse stato messo in un forno a microonde. Il colpo di calore ha tre profili possibili di evoluzione: il danno lieve, superabile con una terapia intensiva, i casi gravissimi in cui il paziente muore nell’arco di poche ore e una situazione intermedia come questa in cui, dopo aver ristabilito l’equilibrio emodinamico e aver preservato cuore e cervello, progredisce in modo inesorabile la morte delle cellule del fegato”.

Vista la gravità della situazione l’ospedale di Alessandria ha contattato il Centro Trapianti di Torino che, valutate le condizioni dell’uomo, ha ritenuto possibile il trapianto di fegato disponendo il trasferimento del paziente presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale di Molinette di Torino e l’inserimento in lista di attesa nazionale.

Grazie all’efficienza del Centro Nazionale Trapianti nell’arco breve tempo è stato possibile individuare un organo compatibile e procedere al trapianto, che è stato svolto dal dottor Damiano Patrono sotto la supervisione del professor Romagnoli

Fonte: www.fanpage.it

fegato, trapianto