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GENERAZIONE DONO 7.0 – IL PROGETTO CHE PORTA LA DONAZIONE DEGLI ORGANI A SCUOLA

Lunedì 19 maggio si è svolta ad Asti la conferenza stampa che ha presentato il progetto “Generazione Dono 7.0”.

L’evento ha visto la partecipazione di giornalisti, professori e studenti delle scuole superiori della città che hanno conosciuto i rappresentanti della sezione locale dell’AIDO di Asti (Irene Testa), dell’AITF Piemonte VdA (Anita Siletto), di ANED Piemonte (Gianluigi Giacomazzi) e TPA (Ivo Dutto).

L’iniziativa è stata un’occasione formativa e umana di grande valore, capace di coniugare informazione, emozione e consapevolezza civica.

Il progetto avviato a fine 2024, utilizzando il protocollo regionale siglato tra le associazioni citate nel 2023, coinvolge anche l’ASL AT e il Comune di Asti.
Dopo un’apertura della conferenza stampa tenuta da Fabio Arossa, Edna Biase, Infermiere Esperto nel Procurement, e Silva Perno, Coordinatore Ospedaliero delle Donazioni, hanno riportato ai presenti la posizione di Asti e della provincia che oggi si colloca penultima in Piemonte in termini di consensi alla Donazione degli Organi al rinnovo della carta di identità presso l’Anagrafe, con un tasso di opposizione del 35,7%.

Hanno, inoltre, illustrato la proposta didattica rivolta agli Istituti superiori, articolata in una parte scientifica e una emozionale: un approccio pensato per stimolare la riflessione e il confronto con gli studenti, rendendoli protagonisti attivi del percorso. Una lezione capace di rispondere alle principali domande fornendo tutte le informazioni chiave per compiere una scelta consapevole. Negli ultimi due mesi sono stati incontrati oltre 400 studenti, un numero che i protagonisti di questo progetto non si aspettavano e che proseguirà a partire da settembre visto l’interesse dei docenti presenti.

Una studentessa del Liceo Scientifico “Francesco Vercelli” di Asti ha raccontato l’impatto della giornata di formazione sulla donazione, vissuta a scuola come un’esperienza significativa e coinvolgente. L’incontro ha stimolato una profonda riflessione tra gli studenti, favorendo un dialogo sincero in classe sul significato della donazione e sulle scelte future legate alla carta d’identità.

Tutti i referenti delle associazioni presenti hanno espresso grande soddisfazione per l’esito dell’iniziativa e per la partecipazione attenta e partecipe degli studenti: “Vedere giovani così coinvolti e pronti a mettersi in discussione è per noi motivo di grande speranza. L’informazione è il primo passo verso una scelta libera e consapevole. Parlare di Donazione non significa parlare di una vita che finisce, ma di nuova vita, di solidarietà e di futuro. Il nostro impegno è far sì che ogni ragazzo possa decidere con coscienza, conoscendo realmente l’importanza e cosa significa dire ‘Sì’ alla Donazione.”

Il progetto punta a una “Generazione Dono” capace di guardare al futuro con responsabilità, promuovendo il valore del Dono come scelta informata e salvavita, con la consapevolezza che un Sì alla Donazione degli Organi può salvare fino a 7 vite.

Importante la presenza all’incontro dell’Assessore alla scuola della città di Asti, Loretta Bologna, che ha invitato a riflettere sull’importanza del progetto e a proseguire quanto già iniziato anche in considerazione dei dati, preoccupanti. L’obiettivo è che i giovani arrivino preparati al momento cruciale del rinnovo della carta d’identità o al compimento dei 18 anni, quando viene chiesto loro se intendano diventare donatori. La scuola per questo, afferma l’Assessore, ha un ruolo educativo fondamentale nel lungo termine.

L’incontro si è concluso con l’intervento di Lucia Andolina del CSVAA, che ha ringraziato per il lavoro svolto e ribadito il sostegno del Centro Servizi alle attività di sensibilizzazione, e con la testimonianza di Ermanda Belli, volontaria AIDO, la cui storia di trapiantata ha incoraggiato i presenti a rafforzare la rete cittadina e a coinvolgere i media presenti.

Viene ricordato che il consenso alla donazione può essere effettuato anche tramite l’Asl o l’AIDO, con quest’ultimo anche digitalmente, e che quindi chiunque, per mancanza di informazione, non si sia espresso favorevolmente prima può rivolgersi ai volontari AIDO e dichiarare il proprio Sì.